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ANCHE ISPRA DICE CHE CEMENTIFICHIAMO TROPPO TERRENO

Secondo i dati dell'ISPRA il consumo dell'ambiente è aumentato anche nel 2012: negli ultimi tre anni è stata divorata un'area come cinque capoluoghi di regione; si è passati da poco più di 21.000 chilometri quadrati del 2009 ai quasi 22.000 del 2012, mentre in percentuale è ormai perso irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio. La colpa non è solo dell'edilizia. Secondo quanto indicato dall'ISPRA in Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture, che insieme agli edifici ricoprono quasi l'80% del territorio artificiale: strade asfaltate e ferrovie il 28%; strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie il 19%, edifici il 30% e il 14% di parcheggi, piazzali e aree di cantiere.
Secondo l'Ispra: "forti gli impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012 l'immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro."
Gli effetti di questa trasformazione si ripercuotono anche sull'acqua: secondo il rapporto tra il 2009 e il 2012 a cuasa dell'impermeabilizzazione abbiamo perso "una capacità di ritenzione pari a 270 milioni di tonnellate d'acqua che, non potendo infiltrarsi nel terreno, deve essere gestita". Questo problema impatta anche sull'agricoltura e di conseguenza sull'alimentazione: se avessimo a disposizione più suolo coltivabile ad esempio per i cereali potremmo ridurre la dipendenza italiana dalle importazioni.
Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente ha dichiarato: "Difendere il suolo dalle aggressioni indiscriminate significa tutelare non solo una risorsa economica strategica, ma anche proteggere il Paese dalla minaccia del dissesto idrogeologico che, proprio a causa dell'uso dissennato del territorio, spesso ha conseguenze gravissime, soprattutto in termini di perdita di vite umane." Sul rapporto dell'Ispra dice: "Per questo il rapporto dell'Ispra assume particolare rilievo; è la dimostrazione che in Italia esiste un sistema pubblico in grado di assicurare elevati standard di qualita' nel monitoraggio dell'ambiente e di rendere disponibile una base informativa utile alla valutazione del fenomeno 

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